Crisi della famiglia, istruzioni per l'uso
15/07/2014 (da "Famiglia Cristiana") - Loro compito è lanciare un salvagente alle coppie in difficoltà. Si chiama Retrouvaille, Ritrovarsi. E' un programma nato nel 1977 in Canada per aiutare le coppie a riscoprire (e conoscere, anche) la vocazione del matrimonio. Così i loro coordinatori vedono l'Instrumentum laboris in preparazione all'assemblea dei vescovi di ottobre.
Precisano di non essere esperti, né di avere ricette pronte. Loro compito è lanciare un salvagente alle coppie in difficoltà. Si chiama Retrouvaille, "Ritrovarsi", un programma nato nel 1977 in Canada per aiutare le coppie a riscoprire (e conoscere, anche) la vocazione del matrimonio. Parole forse retoriche, altisonanti. Ma il punto, come è emerso anche dall'Instrumentum laboris, il documento di preparazione al Sinodo di ottobre, è proprio questo.
«Per “giocare all’attacco”», spiega don Maurizio Del Bue, uno dei coordinatori nazionali di Retrouvaille, «la Chiesa deve non solo considerare la pastorale familiare con i suoi aspetti di crisi ma deve saper parlare della famiglia come soggetto bello per la Chiesa e per la società. Deve saperla valorizzare e farla crescere come cellula fondamentale non solo della società ma anche della Chiesa. Sì, è vero, essa è minata da tante problematiche e attacchi. Ma è anche il volto di “come” Dio ama la sua Chiesa. Questo va detto con forza, va messo non solo al centro delle riflessioni teologiche ma dobbiamo mettere in grado le famiglie di sviluppare questa loro bellezza donatagli anche dal sacramento nuziale».
Facile a dirsi, certo. Occorre camminare in cordata e incontrare le persone giuste sul cammino.
È l’esperienza che hanno fatto Simone e Giulia Fatai, i due coordinatori nazionali insieme a don Maurizio di Retrouvaille. Erano sull’orlo della separazione, racconta Giulia, fino a quando non hanno incontrato persone che con la loro testimonianza e difficoltà «ci hanno aiutato a superare i problemi e non semplicemente a rimettere insieme la relazione ma a costruirne una nuova, più solida».
Visto da qui, l’appiattirsi del dibattito del Sinodo sulla Comunione ai divorziati risposati suona riduttivo. Dice don Maurizio: «Ci rendiamo conto che è una questione importante, ma credo che una regola morale nuova o diversa non possa cancellare la ferita della separazione o il dolore di uno strappo, che poi molto spesso si riversa anche sui figli». Per questo occorre altro: «Qualunque decisione venga presa in futuro dal Sinodo», spiega, «c’è bisogno di preti vicini agli sposi e di sposi che aiutino altri sposi. Crediamo che una crisi, anche profonda, non possa fermare l’amore di Dio, la riconciliazione e la rinascita». In ogni caso, il realismo è la prima virtù del cristiano. E il metodo scelto per discutere di questi temi piace: «Abbiamo apprezzato le domande da cui è nato il documento preparatorio», afferma Simone, «ci ha colpito la volontà di diffusione capillare della riflessione, che fa intuire di una Chiesa intesa come popolo di Dio, che si pone di fronte alla famiglia, non solo come un problema da risolvere, ma come una risorsa a cui poter attingere per la crescita della Chiesa ma anche della società».
In Retrouvaille l'esperienza è la prima fondamentale "terapia": «La nostra storia è passata anche da una forte crisi matrimoniale che è iniziata con la mancanza di dialogo e si è evoluta con conseguenze gravi e dolorose quasi fino a considerare la possibilità della separazione», racconta Giulia.
«Grazie a Dio, abbiamo incontrato sulla nostra strada persone che con la loro testimonianza di risurrezione inserita in un programma ci hanno aiutato a guarire e superare le nostre difficoltà. Il programma, insieme alle nostre scelte di guarigione, insieme anche all'aiuto e alla forza derivanti dal nostro Sacramento ed anche ad una comunità parrocchiale che si è dimostrata presenza attiva e discreta, ci hanno permesso di arrivare ad una nuova realtà matrimoniale.
Non abbiamo solo "rimesso insieme" la nostra relazione ma ne abbiamo costruita una nuova, fondata su basi molto più solide. Nel percorso di guarigione abbiamo sperimentato una svolta fondamentale per e nel nostro matrimonio: da famiglia oggetto di pastorale, cioè da famiglia aiutata dalla Chiesa a superare la sua crisi, siamo diventati soggetto di pastorale, cioè, abbiamo capito ed intuito che nella misura in cui noi donavamo ad altri le nostre ferite, le nostre esperienze, i nostri dolori ma anche la nostra storia di risurrezione, noi continuavamo il nostro processo di guarigione e liberazione».
Secondo don Maurizio occorre anche insistere sulla formazione e l'educazione: «È auspicabile», spiega, «prevedere anche percorsi per giovani, perché possano arrivare al matrimonio con questa consapevolezza. È Dio che ha scelto il sacramento delle nozze per dare un volto al Suo volto. È Lui che ha voluto scegliere l'amore umano, tra un uomo una donna, per dire "come" Lui ama la sua Chiesa».
Per Simone occorre anche uno sguardo nuovo su questi temi: «Il sacramento del matrimonio, insieme al sacramento dell'Ordine, sono istituiti per allargare il Regno di Dio. Questo», continua, «pone la famiglia in una luce nuova. Non è solo una realtà da custodire, proteggere, guarire, aiutare perché in difficoltà ma diventa per la Chiesa una risorsa importante, capace di essere immagine dell'amore trinitario, testimone di bellezza e di gioia. Come richiamano anche i documenti del magistero, sicuramente adesso grande importanza va data alla formazione spirituale ma anche teologica delle famiglie e dei giovani che si preparano ad essere famiglia.
Per essere soggetti attivi nella costruzione del Regno di Dio bisogna avere ben chiaro la sacramentalità del matrimonio, la sua valenza teologica e la sua missione specifica».
**********************************
"IL SIGNORE E' VICINO A CHI HA IL CUORE FERITO"
dall'ottobre 2013 al maggio 2014 UNA SERIE DI INCONTRI NELLA FEDE, RIVOLTO A PERSONE SEPARATE SOLE O CHE VIVONO NUOVE UNIONI
potete scaricare il volantino
__________________ * ______________________
Il vostro matrimonio è in crisi?
L’esperienza di Retrouvaille
Retrouvaille è una parola francese che significa "ritrovarsi". Vuole essere un segno di speranza per queste coppie, un raggio di luce in una società dove i mass-media propongono come unica alternativa ai problemi di relazione la separazione o il divorzio.
Retrouvaille è un servizio esperienziale offerto a coppie sposate o conviventi con figli che soffrono gravi problemi di relazione, che sono in procinto di separarsi o già separate o divorziate, che intendono ricostruire la loro relazione d'amore lavorando per la guarigione del loro matrimonio ferito o lacerato. Retrouvaille è una parola francese che significa "ritrovarsi". Vuole essere un segno di speranza per queste coppie, un raggio di luce in una società dove i mass-media propongono come unica alternativa ai problemi di relazione la separazione o il divorzio.
Retrouvaille è un’esperienza cristiana
Retrouvaille offre la possibilità di ritrovare una vita di fede proponendo e valorizzando il sacramento del matrimonio vissuto dentro una comunità cristiana dove conta il sostegno di un gruppo di coppie che crede al valore del matrimonio, e la preghiera. Essere Chiesa significa anche credere che la debolezza e' strumento di grazia ed in questa prospettiva, la storia delle delusioni e delle cadute delle coppie guida, ed il loro superare le difficoltà insieme, diventano testimonianza per altre coppie in crisi. Retrouvaille vuol diventare un servizio della chiesa locale ampliando e consolidando la collaborazione le Diocesi.
Retrouvaille è per la coppia e la famiglia
Retrouvaille è di orientazione cattolica, ma è aperta a tutte le coppie sposate, senza differenza di affiliazione religiosa, o sposate civilmente o conviventi con figli, vuole tendere una mano e offrire un cammino di speranza, per rimettere in moto il "sogno" che li ha accompagnati e fatti credere nel matrimonio e nella famiglia. Retrouvaille offre un messaggio diverso dai temi attuali di autogratificazione e autonomia. Il weekend di Retrouvaille aiuta a scoprire come il processo di ascolto, perdono, comunicazione e dialogo sono strumenti potenti nella riconciliazione tra gli sposi e nella costruzione di un rapporto di coppia duraturo.
Retrouvaille è condivisione della propria esperienza di riconciliazione
Le coppie animatrici, col condividere le loro vite, danno speranza alle coppie partecipanti. Questo è il commento di una donna che ha partecipato al programma:"Avevo bisogno di sentire qualcuno che aveva sperimentato ciò che noi abbiamo vissuto e che era sopravvissuto." Non conta tanto la gravità dei problemi che vengono condivisi, ciò che è importante per le coppie in crisi è il riconoscere nelle coppie animatrici la volontà ad impegnarsi per tener costantemente vivo il loro matrimonio.
GRUPPO "LA CASA" . Diocesi di Bergamo.
Accompagnamento spirituale e consulenza canonica per separati, divorziati o risposati.
Composizione
L’équipe-animatori è composta da un gruppo di sacerdoti, diaconi permanenti e laici (coniugati o celibi), con la collaborazione di alcuni amici separati, divorziati o risposati, formando una fraternità di accoglienza ed accompagnamento, appunto come una “casa”.
Referente: Mons. Eugenio Zanetti
Finalità
- Svolge un’attività di pastorale familiare attraverso cui la diocesi di Bergamo intende esprimere vicinanza, solidarietà e sostegno a coloro che hanno vissuto la sofferenza di una divisione familiare ed offrire cammini di fede utili per affrontare questi passaggi nodali della vita, riacquistando pace e nuova motivazione esistenziale-spirituale.
- Si rende disponibile alle nostre comunità cristiane per diffondere un’adeguata formazione e uno spirito evangelico di fronte a queste tematiche di vita; nella convinzione della bellezza, importanza, ma anche della delicatezza, del sacramento del matrimonio e della complessità della vita familiare cristiana.
Attività
- Incontri individuali: per questioni religiose, morali o anche giuridiche (es. verifica se vi siano i presupposti per avviare una causa di nullità matrimoniale).
- Incontri di preghiera e di ascolto della Parola di Dio: una volta al mese presso uno dei dieci centri sparsi in diocesi.
- Incontri di confronto e formazione: il terzo giovedì di ogni mese (dalle 20,30 alle 22,30; presso la Comunità del Paradiso a Bergamo).
- Percorsi particolari: per chi desidera orientare la sua vita rimanendo nella fedeltà al proprio matrimonio oppure per le coppie che hanno avviato una nuova unione.
- Interventi nelle comunità cristiane (in diocesi e fuori diocesi): incontri, conferenze, testimonianze.