Comunità di Taizè

Chiesa \ Ecumenismo

Papa Francesco: Taizé ha cambiato relazioni tra cristiani separati

Incontro di preghiera a Taizé - RV

Incontro di preghiera a Taizé - RV

 
 
 

Al termine dell'udienza generale, Papa Francesco ha ricordato che domani la comunità di Taizé compie 75 anni e che tre giorni fa è stato commemorato il 10.mo anniversario della morte del suo fondatore, frère Roger Schutz. Il servizio di Sergio Centofanti:

“Buon cammino alla comunità di Taizé!", questo il saluto di Papa Francesco alla comunità ecumenica fondata da frère Roger, ucciso da una squilibrata 10 anni fa durante la preghiera vespertina. In un messaggio inviato per l’occasione all’attuale priore di Taizé, frère Alois, il Pontefice  esprime la sua gratitudine a Dio, che fa nascere “sempre nuovi testimoni fedeli fino alla fine”. Citando Benedetto XVI, definisce frère Roger "testimone instancabile del Vangelo della pace e della riconciliazione, animato dal fuoco di un ecumenismo della santità ".

“E’ stato questo fuoco – sottolinea - che lo ha portato a fondare una comunità che può essere considerata una vera ‘parabola di comunione’, che, fino ad oggi, ha svolto un ruolo importante per costruire ponti di fraternità tra i cristiani”.

“Cercando appassionatamente l'unità della Chiesa, Corpo di Cristo, frère Roger - scrive il Papa - si è aperto ai tesori custoditi nelle diverse tradizioni cristiane, senza tuttavia compiere delle rotture con la sua origine protestante. Con la perseveranza di cui ha dato testimonianza durante la sua lunga vita, ha contribuito a cambiare le relazioni tra i cristiani ancora separati, tracciando per molti un cammino di riconciliazione”.

Nutrito dalla Sacra Scrittura, frère Roger ha attinto all'insegnamento dei Padri della Chiesa, attualizzando le fonti cristiane per i giovani. Il priore di Taizé – osserva ancora Papa Francesco – “capiva le nuove generazioni; aveva fiducia in loro” facendo di Taizé “un luogo di incontro dove i giovani provenienti da tutto il mondo si sentono rispettati e accompagnati nella loro ricerca spirituale”.

“Frère Roger – ricorda ancora il Pontefice - ha amato i poveri, i diseredati, coloro che apparentemente non contano” mostrando “con la sua esistenza e con quella dei suoi fratelli che la preghiera va di pari passo con la solidarietà umana”.

Il Papa, infine, rende grazie a Dio “per la vita donata di frère Roger, fino alla sua morte violenta. Possa la Comunità di Taizé – è il suo auspicio - mantenere sempre viva la testimonianza che egli ha reso a Cristo risorto e l’appello che ha costantemente rinnovato a 'scegliere di amare'".

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